29-08-2014 – Cosa esce dai nostri rubinetti?

Testo scritto da Maria Roverselli

L’acqua per essere destinata al consumo umano deve essere potabile. Ma cosa significa potabile?

Si definisce potabile un’acqua rispondente ad uno standard di qualità stabilito da una legge dello Stato, il Decreto Legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001, con il quale viene fissata una soglia massima di concentrazione per tutta una serie di composti, che possono essere presenti nell’acqua.
Si ammette, quindi, la possibilità che l’acqua contenga sostanze estranee, a condizione che la quantità di queste sostanze non superi una determinata soglia di rischio. Potabile non significa quindi “pura”, bensì “non dannosa sotto il profilo sanitario”.

Tale evoluzione del concetto di potabilità implica la conseguenza di dover stabilire dei limiti massimi di concentrazione per tutti i composti, potenzialmente pericolosi, che potrebbero essere presenti nell’acqua destinata al consumo umano.

Da chi vengo effettuati i controlli?

I controlli sui requisiti di qualità dell’acqua sono effettuati sia dal Gestore del servizio idrico (controlli interni), nel caso di Volta Mantovana SISAM (www.sisamspa.it), sia dall’ASUR e, in particolare, dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) territorialmente competente (controlli esterni), al quale spetta il cosiddetto giudizio di potabilità dell’acqua.
Il Gestore del servizio idrico ha in sostanza l’obbligo di garantire che l’acqua fornita al consumo umano sia sempre potabile e, di conseguenza, è tenuto ad organizzare il controllo di qualità alla stregua di qualsiasi fornitore di prodotti alimentari.
Sull’organizzazione dei controlli, quindi, i Gestori degli acquedotti hanno piena autonomia, mentre il SIAN è tenuto ad effettuare un numero di controlli stabiliti dalla legge in base ai volumi d’acqua erogati dall’acquedotto o al numero di abitanti serviti. Oltre al numero minimo di controlli la legge stabilisce anche i profili analitici, cioè i parametri da ricercare.
Il SIAN competente effettua i controlli, in collaborazione con il Laboratorio del Dipartimento Provinciale ARPAM, verificando la qualità dell’acqua sia alle fonti di approvvigionamento, sia agli impianti di accumulo e trattamento, sia alle reti di adduzione e distribuzione.
I controlli effettuati dal SIAN si basano su tre elementi:
– la scelta dei punti in cui effettuare il controllo,
– la scelta del modello analitico, ovvero dei parametri da controllare,
– la scelta della frequenza con cui effettuare i controlli.
L’accurata scelta dei punti di controllo è fondamentale: poiché è evidentemente impossibile effettuare i controlli direttamente al rubinetto di ogni utente, vengono selezionati punti di controllo che siano “significativi”, vale a dire che siano in grado non solo di fornire un quadro preciso della qualità dell’acqua distribuita, ma anche di evidenziare eventuali situazioni di rischio che dovessero determinarsi.
La frequenza minima dei controlli è stabilita in funzione del volume d’acqua erogato dall’acquedotto: è previsto un controllo di routine, più frequente, e un controllo di verifica, meno frequente ma più approfondito e completo per numero di parametri controllati.

Il gruppo Volta in Movimento si prefigge come obiettivo di verificare che questi controlli vengano fatti ed accertarsi che la qualità dell’acqua sia sana nel rispetto dei valori previsti dalla legge.

Per essere sempre aggiornati sui risultati delle ultime analisi potete consultare il link http://www.comune.volta.mn.it/c020070/zf/index.php/trasparenza/index/index/categoria/187

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